Wednesday, September 17, 2008

Spliced feed for Digital blogs

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WhatIfSearch, il simpatico motore di ricerca del “What If” [Geekissimo]

Posted: 17 Sep 2008 07:00 AM CDT

I motori di ricerca disponibili su Internet sono ormai molti e tutti hanno funzioni diverse, tra le più svariate possibili.
I più noti sono senza ombra di dubbio Google e Yahoo, ma questi hanno solo funzioni standard e di conseguenza semplici.

Il contrario direi, invece, per questo Search Engine che vi stiamo per proporre. Si tratta di WhatIfSearch ovvero il "ricercatore" di "WhatIf" (Dall'inglese "Cosa Succede Se"). Davvero simpatica come idea questa che hanno avuto alcuni sviluppatori. Prendere le basi di Yahoo! Search e creare un motore di ricerca incredibilmente Geek.

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© lukychan per Geekissimo, 2008. | Permalink | Commenta! | Aggiungi su del.icio.us
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La reputazione dei politici su YouTube: in “suggestions” veritas [Dario Salvelli's Blog]

Posted: 17 Sep 2008 06:06 AM CDT

Voi tutti sapete che impatto abbiano i video sulla Rete e dunque sulle persone. Quindi:

berlusconi-youtube.jpg

veltroni-youtube.jpg

brunetta-youtube.jpg

di-pietro-youtube.jpg

Il meccanismo si può applicare anche a presunti blogger politici:

beppe-grillo-youtube.jpg

Ormai il miserabile fallimento è superato: arriverà il giorno che le agency dei politici pagheranno Google (o chi per esso) per non fare brutta figura? Non vi resta che approfittarne e scovare su Internet il più divertente e curioso “suggerimento”.

CrossOver Chromium, versione Open Source di Chrome per Mac e Linux [Geekissimo]

Posted: 17 Sep 2008 06:00 AM CDT

Nei commenti all’articolo “Come adattare (perfettamente) la grafica di Chrome a Firefox” si disquisiva di come Chrome sia per ora ad uso esclusivo degli utenti Windows, a svantaggio di chi usa sistemi operativi diversi, come Mac e Linux. Anche usando Wine per farlo girare su Linux, i risultati non sono eccezionali.

Oggi, dunque, voglio segnalarvi una versione di Chrome, CrossOver Chromium, non prodotta da Google (come sapete, Chrome è un progetto Open Source, ovvero ciascuno può modificare il codice del programma liberamente) bensì dal team di programmatori di CodeWeavers, che sono riusciti a sistemare una versione di Chrome utilizzando Wine, la libreria di cui parlavamo prima che implementa Windows come sottosistema negli altri OS; occhio a non farlo passare per un emulatore: Wine è un acronimo, che sta proprio per "Wine Is Not an Emulator"!

Attenzione, però: gli stessi programmatori sconsigliano di utilizzare CrossOver Chromium come browser predefinito, in quanto viene definito ancora instabile, ma ha solamente una funzione dimostrativa di ciò che è possibile ottenere utilizzando Wine. Cito testualmente dalle FAQ di CrossOver Chromium:

Should I run CrossOver Chromium as my main browser?
Absolutely not! This is just a proof of concept, for fun, and to showcase what Wine can do. Chromium itself is just beginning. As the Chromium project progresses, they will be providing more compelling support for Mac OS and Linux, particularly with process security and memory management. Those future versions from Chromium will be better suited for daily use than this version.

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© Ivan Trapasso per Geekissimo, 2008. | Permalink | Un commento | Aggiungi su del.icio.us
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Asus Eee Box B202: è nato il rivale low cost del Mac Mini? Piccolo come un libro, silenzioso ma non supporta i filmati HD e non ha drive ottico [Levysoft]

Posted: 17 Sep 2008 05:49 AM CDT

Dall’8 Settembre 2008 è iniziata la commercializzazione del nuovo Asus Eee Box B202 basato su piattaforma Intel Centrino Atom e mi sto interessando al prodotto per avere una soluzione low-cost di un PC piccolo e silenzioso da lasciare in salotto sotto al mio televisore LCD da 32” per attività di background. Avevo anche pensato all’acquisto [...]

Il padiglione Italia alla XI Biennale di architettura [MezzoMondo]

Posted: 17 Sep 2008 05:24 AM CDT

Il tema scelto per la manifestazione: “Architecture Beyond Building” ha portato a galla la questione della necessità sentita dagli architetti di espandere i loro orizzonti: l’architettura non basta più all’architettura. Di tutte le critiche che si possono fare, legittime, all’impostazione e all’organizzazione della biennale, una cosa mi pare comunque positiva, lo sforzo di ragionare su quali sono le discipline da cui si possono attingere spunti, metodologie e risultati ha coinvolto tutti, giovani e vecchi elefanti. Gli stessi vecchi elefanti che intossicano con le loro clientele i concorsi di dottorato e lo fanno a cielo aperto sapendo di essere impuniti ed impunibili, si sono presentati con la loro povertà intellettuale allo sguardo severo dei critici presenti che hanno risposto con più di una scossa di capo agli orrori messi in mostra.
Sui giovani il discorso da fare è diverso. In Italia siamo sotto la schiavitù di una certa “cultura ufficiale” che non ammette tra i suoi ranghi una serie di discipline che in altri posti del mondo sono divenute senza scossoni o rivoluzioni “mainstream”. Non sono ammissibili i fumetti, la musica rap, i cartoni animati, i videogiochi ma anche la cultura contadina (che non è una vera cultura, no?), quella artigiana, quella montanara, quella marinara. Cultura è solo leggere i loro libri impolverati ed imparare a parlare in modo incomprensibile, il resto è vergogna. I giovani italiani vivono così una specie di sdoppiamento perché ci sono campi del sapere che potrebbero contribuire alle visioni, alla creazione, alla complessità, che vengono chiuse in un angolo per una forma di rispetto, lasciandoli privi di quelli stimoli che invece sono diffusi altrove nel loro quotidiano.
Il messaggio ai giovani potrebbe essere questo: gli strumenti da usare nella vostra ricerca possono essere tutti, anche quelli che fanno storcere il naso ai governi ed ai matusa, soprattutto quelli.
Il paragone con il piccolo padiglione giapponese è impietoso. Un giovane architetto attinge dai manga come dalla cultura contadina, dagli haiku come dall’architettura classica per dipingere, letteralmente, un affresco potente, visionario ed affascinante della sua Architecture Beyond Building.
In Italia vige invece la legge dell’eterno studente. Il momento in cui inizia la tua vita viene continuamente procrastinato da una serie infinita di corsi, master, formazioni, sempre più specializzate, nella quale gli italiani colti buttano via gli anni intellettualmente più fertili della loro esistenza. Corsi (e ricorsi) dove il processo di integrazione delle varie culture, anche e soprattutto quelle minori, non avviene mai ed anzi succede l’esatto opposto: un continuo disgregarsi del sapere in rivoli e sottorivoli.
Se per chiunque questo può essere deleterio, per gli architetti è un colpo mortale. La loro disciplina è una disciplina di integrazione e composizione e questa dispersione serve solo a far perdere di vista quelli che possono essere i temi sui quali possano basare la loro ricerca i futuri architetti. Sì perché in Italia gli architetti sono sempre futuri architetti.
Nel padiglione Italia, ma anche all’Arsenale a dire il vero, abbiamo visto proprio questo fenomeno espanso a livello mondiale. Architetti spaventati da sé stessi (ti piace l’heavy metal? vergogna!) che provano senza successo a tracciare nuove rotte nel mare del sapere, in generale privi di un tema, di una ricerca, di un obiettivo generale che ne possa dirigere i segni. Architetti magari affermati come architetti che falliscono la loro opera di intellettuali, impantanati in improbabili forme biomorfe, mostromorfe o qualsiasicosamorfe. Oppure architetti privi di idee in grado solo di insultare l’intelligenza dei presenti con installazioni inutili e poverissime.
Nel padiglione Italia qualcuno ha ragionato sulle vie di espansione della disciplina, esplorando con più o meno successo dottrine anche lontanissime dall’architettura, e questo è un segnale positivo. Ora dobbiamo attendere con fiducia i primi risultati, che sono quelli che contano, anche se in campo architettonico sappiamo bene che l’inerzia culturale è enorme e i semi piantati oggi potrebbero metterci decenni a germogliare.

Approfondimenti:
R&Sie(n) a Venezia
Biomimicry

Porte girevoli [Quinta 's weblog : Il Blog di Stefano Quintarelli]

Posted: 17 Sep 2008 05:18 AM CDT

Link: Techdirt: Revolving Door Undermines FCC's Watchdog Role.

when we're debating new regulations of the telecom industry, we have to remember that the rules will be enforced by an agency that has close ties to incumbent telco interests.

Anche Techdirt si accorge della questione.

Patrese & c. , moglie e marito al volante [Vittorio Pasteris]

Posted: 17 Sep 2008 05:14 AM CDT

Patrese e signora filmati al volante: divertente e piacevole
Si ocnsigli di abbassare l’audio …

Smart Defrag, il migliore deframmentatore di dischi gratuito? [Geekissimo]

Posted: 17 Sep 2008 05:00 AM CDT

Ormai lo sappiamo tutti alla perfezione: quando si utilizza il file system NTFS è necessaria, almeno due volte al mese, una deframmentazione dei dischi fissi, utile a mantenere intatte le performance del PC e velocizzare l’acceso a file e programmi. Altra cosa nota, è che la deframmentazione offerta di default nei sistemi Windows non è proprio definibile come il massimo della vita, ed è quindi necessaria una valida alternativa a quest’ultima, possibilmente gratis.

Eccoci quindi pronti a segnalarvi quello che, stando al grafico (di parte, quindi non sappiamo quanto rispecchi la realtà dei fatti) che è possibile vedere qui sotto, è il migliore deframmentatore di dischi gratuito, funzionante costantemente, in background: Smart Defrag.

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La segnaletica a Venezia [MezzoMondo]

Posted: 17 Sep 2008 04:33 AM CDT

La segnaletica a Venezia funziona così: se stai andando a San Marco più o meno segui le indicazioni per la stazione, che è agli antipodi, e viceversa. La disposizione dei cartelli nelle calli di Venezia ci fa figurare la presenza di un’autorità suprema che ha una grande fiducia nella sfericità della Terra che come saprete è ancora in discussione. Ogni mattina l’autorità suprema dei cartelli si sveglia pensando di avere la coscienza pulita, anche mandando la gente dalla parte opposta della città prima o poi, magari circumnavigando il globo, la gente a destinazione ci arriva. E così ogni mattina l’autorità suprema dei cartelli scatena i suoi scagnozzi in giro per la città a piazzare cartelli completamente a caso.
Il veneziano però è un popolo forte. Negli angoli con le segnalazioni più discutibili si aprono veri e propri dibattiti a base di scritte sui muri.
Cartello base:
San Marco con la freccia a destra cancellata in malo modo con un pennarello nero e ridisegnata a sinistra.
Sotto:
Ma perché?
Perché San Marco zé de là, mona!
Mona tì, maleducà
e così via in un’orgia di insulti inframmezzati da qualche informazioncina aggiuntiva. Un sistema di segnalazioni social ancora perfettibile, sembra di essere in un gruppo di Google.

Philippe Daverio a Venezia [MezzoMondo]

Posted: 17 Sep 2008 04:19 AM CDT

Ho incontrato in vaporetto (e dove se no?) Philippe Daverio, che è quel personaggio un po’ strampalato dall’accetto francofono che fa delle cose in TV che io, non è un segreto, A-DO-RO.
Non è che però ho incontrato il vero Philippe Daverio, ho incontrato lo stesso personaggio strampalato dall’accento francofono che si vede in TV, completo bianco e farfallino, personaggio che imprigionava senza via di scampo il vero Philippe Daverio del quale riuscivano a spuntare soltanto due occhi molto tristi (forse erano tristi per le cose viste in biennale, chissà).
Allora mi sono intristito anch’io.

Auricolari Philips SHE9850 [Giovy's Blog]

Posted: 17 Sep 2008 04:16 AM CDT

Un po’ di tempo fa mi trovai a raccontarvi di un ottimo acquisto che feci quasi casualmente, ovvero un paio di auricolari Creative EP-635.
Molto buoni… ne fui subito entusiasta e ve ne parlai in termini più che positivi (considerando anche rapporto qualità/prezzo). Purtroppo anche mia sorella ne fu molto entusiasta, e me li “rubò” subito dopo (in realtà glieli regalai io) :)
Trovatomi nella condizione di doverne prendere un paio di nuovi, la mia scelta cadde su un prodotto di fascia leggermente più alta (ed anche un po’ più costose), ovvero delle Sennheiser CX 400; ottime, senza dubbio… non mi fecero rimpiangere di certo le Creative che avevo abbandonato.

Grazie ad Amelia di Text100 (per avermi gentilmente inviato il prodotto di cui vi sto per parlare), sto utilizzando da qualche giorno un paio di auricolari Philips SHE9850.

Gli auricolari Philips SHE9850 sono (al momento) il top di gamma fra gli auricolari prodotti da Philips.
Caratterizzati da un design raffinato e da una grossa cura per i particolari che si vede già dalla confezione (una scatola in metallo molto stylish, con avvolgicavo e accessorio per la pulizia della cuffia), questi auricolari sono dotati di trasduttori ad alta definzione, un design Angled Acoustic per una migliore trasmissione dell’audio, contatti placcati in oro ed altre caratteristiche tecniche avanzate che potete trovare nella scheda prodotto direttamente sul sito di Philips.

Ma… più che delle caratteristiche tecniche, volevo parlarvi delle mie impressioni d’uso. NON sono impressioni d’uso “tecniche”, scritte ascoltando determinati brani campione accuratamente scelti per mettere in evidenza questa o quella caratteristica, quanto impressioni d’uso di un normale utilizzatore che ama la musica e cerca di ascoltarla “al meglio” (che le sue tasche gli possano permettere, perchè sono sicuro ci siano cuffie molto più avanzate di queste ma anche tre o quattro volte più costose).

Ho utilizzato queste cuffie per ascoltare diversi generi musicali sul mio iPhone, impostando un’equalizzazione che enfatizzasse le caratteristiche proprie di ogni genere musicale (es: equalizzazione “rock” per la musica di questo tipo, classica per la musica classica ecc), perchè non avrebbe senso utilizzare un’equalizzazione “flat” (che però avrebbe messo tutti i brani allo “stesso livello”) del momento che nella realtà non la utilizzo.

Isolamento acustico: sono auricolari del tipo “in-ear”, che vi isolano dal mondo attenuando moltissimo i suoni esterni; l’isolamento di questi auricolari è molto efficace (e più efficace sia delle Creative che delle Sennheiser), le spugnette in dotazione (di diverse misure e diversi materiali, ce n’è anche un paio in spugna oltre le tre paia in silicone) aderiscono perfettamente all’orecchio anche grazie alla diversa forma rispetto ai modelli precedenti. In queste condizioni potete utilizzare un volume d’ascolto notevolmente più basso rispetto alle altre cuffie.

Qualità audio: qui entra in gioco l’ascolto puro, effettuato scegliendo brani convertiti in AAC da CD audio con l’impostazione predefinita di iTunes. Al mio orecchio (da normale ascoltatore, ripeto) la resa delle diverse tonalità è davvero molto buona. Normalmente gli auricolari “cadono” sulle tonalità basse, difficili da riprodurre con elementi così piccoli; a tal scopo ho mandato in play diversi brani caratterizzati da un basso molto presente e… wow, il “basso” era davvero basso, non gracchiava nè distorceva in alcun modo. Le tonalità medie sono perfette (beh, difficile non lo fossero) mentre quelle alte sono limpide e vibranti. La differenza rispetto alle Creative è percepibile, rispetto alle Sennheiser un po’ meno (sono pur sempre auricolari di buona qualità). Come dicevo su, si nota tanto la differenza rispetto all’isolamento (davvero di livello superiore) ed all’impatto che produce sulla musica che si ascolta.

Prezzo: unica “nota negativa” di questi auricolari è il prezzo; su Internet le si trova fra gli 80 ed i 100 euro, che per un paio di auricolari non è proprio pochissimo (le creative costavano 35 euro, le Sennheiser 60 euro).

Giudizio di Giovy: beh, il giudizio non può essere che positivo, visto il livello di prodotto di cui si parla. Il rapporto qualità/prezzo può anche essere buono, se si pensa che anche spendendo cifre doppie o triple si ottengono incrementi audio non proporzionali, ovviamente. NON sono auricolari destinati ai puristi del suono (che oltretutto probabilmente non le utilizzerebbero mai con audio “lossy” come mp3 o mp4) ma a chi cerca “qualcosa in più” rispetto ai normali auricolari in-ear in commercio, ed è disposto a spendere “qualcosa in più” per ottenere questa differenza.

Venezia ed i vecchi mentecatti [MezzoMondo]

Posted: 17 Sep 2008 04:14 AM CDT

Credo in tutte le città del mondo, per lo meno in tutte quelle in cui sono stato io, cioè lo 0,2% delle città del mondo, sui mezzi pubblici è facile incontrare il tipico simpatico vecchietto che con modi di fare un po’ molesti intavola discussioni più tra sé e sé che con gli altri sugli argomenti più disparati. Quello che di solito a me fa sensazione è che queste persone parlano con un linguaggio forbitissimo.
Venezia da questo punto di vista non costituisce un’eccezione ed infatti prigioniero della folla sul vaporetto mi sono trovato faccia a faccia con il vecchietto. Parlava dei suoi viaggi e commentava la situazione politica. Diceva cose tipo “Quando quei vecchi mentecatti moriranno tutti avremo Buttistone primo ministro e non si esclude a capo dello stato” intercalando crasse risate di scherno. La cosa particolare è che storpiava tutti i nomi dei politici trasformando i monologhi in qualcosa di spassosissimo:
Starace, Figni, Bercussoni, Beltrogni, Pordi, Ruletti, Fascìno.

La guerra degli smartphones [MezzoMondo]

Posted: 17 Sep 2008 04:04 AM CDT

Milano Cadorna, ore nove. Il bar è pieno di giovani fashion victims che più che altro sembrano vittime della sera precedente che prendono il loro cappuccino. Sembra di essere dentro ad una pubblicità, tutte che sorseggiano il cappuccino spulciando la posta con il blackberry. Tutte. E di iPhone manco l’ombra.

Adeona rende la vita difficile ai ladri [Geekissimo]

Posted: 17 Sep 2008 04:00 AM CDT

Se siete amanti dei portatili non potrete non leggere questo articolo, parliamo infatti di uno strumentino interessante capace di darvi speranza nel momento più buio del geek, ovvero quando vi fregano l’amato portatile.

Adeona, nato dalle preziose manine di alcuni sviluppatori dell’università di Washington, è un software leggero, Open Source e compatibile con i sistemi Windows, Linux e Mac capace di rintracciare i notebook rubati e persino di fotografare il ladruncolo che li ha rubati.

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© Marina Mazzoni (Jazia) per Geekissimo, 2008. | Permalink | Commenta! | Aggiungi su del.icio.us
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10 tool per gestire la tipografia [edit]

Posted: 17 Sep 2008 03:44 AM CDT

I tool online permettono spesso di risparmiare del tempo prezioso, sopratutto se ci troviamo di fronti a compiti come calcolare il ritmo verticale, o convertire adeguatamente i pixel in em.

Bene, vediamo 10 strumenti da tenere a portata di mano per velocizzare la messa appunto della tipografia delle nostre pagine.

CSStypeset

Ci permette di impostare la tipografia di un testo in tempo reale attraverso una semplice interfaccia e genera automaticamente le regole CSS.

CSS Typeset

FontTester

Permette di definire la tipografia di 3 blocchi di testo per poterli comparare tra di loro, e genera il relativo codice CSS. In più visualizza la mappa dei caratteri di ogni font.

Font Tester

Typetester

Anche questo tool permette di comparare la tipografia di diversi blocchi di testo. A differenza di FontTester permette di impostare un font-size di base, e mostra in automatico la resa del testo per ogni stile del font possibile (regular, italic, bold, smallcaps..).

Typetester

CSS Type

Definite alcune regole di stile genera una preview del testo per ogni stile del font (regular, bold, italic…), e genera il codice CSS. In più mostra anche la resa del testo sugli elementi <button>.

CSS type

Typechart

Permette di comparare delle soluzioni tipografiche a seconda della loro resa su Windows o su MacOS (mostra uno screenshot di come appaiono su entrambi i sitemi operativi), e genera il codice CSS. Queste “snippet” sono organizzate in base al sistema operativo, alla typeface, allo stile del font, e alla dimensione.

Typechart

Baseline Rhytm Calculator

Dato il font-size di base e il line-height, genera un foglio di stile che descrive il ritmo verticale.

Baseline RC

CSS with vertical Rhytm

Come il Baseline Rhytm Calculator, ma in più genera anche un’anteprima.

CSS vertical Rhytm

Em Calculator

Serve per convertire le dimensioni del testo da pixel a em. Basta impostare un font-size di base.

EM calculator

Syncotype your Baseline

È una bookmarklet che permette di sovrapporre una griglia ad una pagina su cui stiamo lavorando per testare la corretta implementazione del ritmo verticale. Estremamente utile.

Syncotype my Baseline

Lipsum

Quando occorre generare del dummy text per le nostre prove questo è il tool per antonomasia: Lorem Ipsum... In automatico.

Dite la vostra: se conoscete altri strumenti utili da condividere fatevi avanti!

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Mi mancano gli Umarells [Aghenor di Stefano Vitta]

Posted: 17 Sep 2008 03:40 AM CDT

Lasciando Bologna diverse cose hanno cominciato a mancarmi, una, oltre alle ottime piadine, è sicuramente la presenza degli Umarells.

Il problema non è l’anonimato ma il rispetto dei diritti fondamentali. [Quinta 's weblog : Il Blog di Stefano Quintarelli]

Posted: 17 Sep 2008 03:32 AM CDT

C’è un Paolini dentro di noi [Dario Salvelli's Blog]

Posted: 17 Sep 2008 03:28 AM CDT

Un cronista della CNN racconta la bancarotta di Lehman Brothers mostrando la classica scena dell’uscita dei dipendenti con gli scatoloni pieni di speranza. Nel video, al secondo 41 circa, si nota come alle spalle del giornalista si consumi un gesto d’amore di due ragazzi.
Probabilmente il buon Paolo Frajese avrebbe avuto difficoltà nel prenderli a calci entrambi.

GAudi cerca le parole all’interno di un filmato [Motoricerca]

Posted: 17 Sep 2008 03:22 AM CDT

Google Audio Indexing, o GAudi, è l’ultimo esperimento entrato a far parte della famiglia “Google Labs”. Il servizio, che permette la ricerca di parole contenute nella traccia audio di un filmato, è stato sperimentato con alcuni video relativi ai discorsi tenuti da diversi personaggi politici statunitensi.

La ricerca di un termine all'interno di un filmato

La ricerca di un termine all'interno di un filmato



In futuro GAudi potrebbe diventare parte integrante di YouTube, potenziando in maniera impressionante le possibilità di ricerca e rendendo molto più facile fruire del vasto patrimonio informativo contenuto all’interno dei file video.

Post pubblicato su: Motoricerca

GAudi cerca le parole all’interno di un filmato

Guida: come installare Windows Vista da una penna USB [Geekissimo]

Posted: 17 Sep 2008 03:00 AM CDT

Specchio, specchio delle nostre brame, chi saranno i più geek di questo reame? La risposta a questa domanda è molto semplice: chiunque, oggi, sia pronto a seguire insieme a noi una semplicissima procedura che permette di installare Windows Vista da una penna USB. L’ideale per portare l’ultimo, imponente, sistema operativo di casa Microsoft su tutti quei PC che non hanno un lettore CD/DVD.

Tutto quello di cui avete bisogno è un DVD d’installazione originale di Windows Vista, una penna USB con almeno 3 GB di spazio libero e, inevitabilmente, qualche minuto di tempo libero per creare il vostro dispositivo rimovibile di installazione. Buona geekata a tutti!

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TwitterFresh: aggiorna il tuo Twitter in automatico [maestroalberto]

Posted: 17 Sep 2008 02:26 AM CDT


twitterfresh

TwitterFresh è un servizio per Twitter che più semplice e comodo non si può.

Consente infatti il refresh automatico secondo un tempo prestabilito degli update del famoso sito di microblogging.

Basta recarsi in TwitterFresh ed attivare il servizio. Non c’è neppure bisogno di inserire i dati del nostro account Twitter perché si basa su i cookies presenti nel nostro browser.

E’ necessario soltanto indicare l’intervallo di tempo desiderato tra un aggiornamento e l’altro e la pagina sarà ricaricata

In pratica ci troveremo davanti alla nostra consueta interfaccia web di Twitter dove, in basso a sinistra, sarà mostrato il coundown dei secondi mancanti al refresh automatico.

L’intervallo di tempo può essere modificato in qualsiasi momento.

Ovviamente TwitterFresh funzionerà finché non faremo un opera di pulizia dei nostri cookies.

Via | PuntoGeek


Google presenta il primo telefonino Android [Motoricerca]

Posted: 17 Sep 2008 02:18 AM CDT

Nel corso del Google Developer di Londra è stato mostrato, per la prima volta in Europa, un telefonino dotato di sistema operativo Android. Il primo modello, realizzato da HTC, sarà disponibile a partire dalla fine di ottobre.

Ecco un video che mostra la presentazione dello smartphone Android avvenuta a Londra:


Contemporaneamente al lancio del nuovo apparecchio, sarà attivata anche un versione beta dell’Android market, il punto di riferimento per chi vorrà scaricare applicazioni per i telefonini Android. E’ da segnalare inoltre che Google non guadagnerà dalla vendita di queste ultime. A Mountain View hanno pensato infatti di lasciare agli operatori e agli sviluppatori tutto il guadagno derivante dalla vendita delle applicazioni, un modo per incentivare al massimo questi soggetti a sviluppare software per la nuova piattaforma.

Post pubblicato su: Motoricerca

Google presenta il primo telefonino Android

This posting includes an audio/video/photo media file: Download Now

Formazione per sviluppatori principianti da Microsoft [edit]

Posted: 17 Sep 2008 02:11 AM CDT

Da poco tradotto in italiano, il nuovo Beginner Developer Learning Center di MSDN si propone come un luogo rivolto specificamente a coloro che muovono i loro primi passi nel campo dello sviluppo Web e Windows Forms. Questo centro di formazione per sviluppatori principianti offre numerosi contenuti formativi di vario genere che partono dalle tematiche più semplici e di base per arrivare agli argomenti più complessi. Si parte con la scelta del ramo che più interessa tra lo sviluppo per il Web e quello per Windows. Dopo di che tutti i contenuti sono classificati in base a tre livelli di difficoltà:

  • il livello 1 espone i concetti di base e non richiede alcuna specifica conoscenza
  • ;

  • il livello 2 invece presuppone la conoscenza dei concetti base dello sviluppo .NET e fornisce le nozioni necessarie per implementare le prime semplici applicazioni per il Web e per Windows;
  • il livello 3 infine è quello più elevato e richiede la conoscenza delle nozioni apprese nel livello precedente per arrivare al completamento del ciclo di formazione.

Viene messo inoltre a disposizione anche il download di Visual Studio Express Edition per iniziare subito a scrivere codice.

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E-mail? Più un problema che un vantaggio! [Il Blog di Marco Camisani Calzolari]

Posted: 17 Sep 2008 02:01 AM CDT

Da Repubblica di oggi a pag. 43:
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Continua la saga sui titoli più dannosi del nostro Paese cultural diviso.
Oggi Repubblica spaventa anche le aziende, che in Italia hanno raggiunto a stento il traguardo di adottare almeno l'email, citando un certo Luis Gallardo che afferma: "Le e-mail stanno diventando un problema più che un vantaggio"…
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Il problema come sempre non sta nel mezzo, ma nell'uso che se ne fa.
Io per esempio adotto gran parte del metodo Getting Things Done e a differenza del direttore della comunicazione della Deloitte Touche Tohmatsu, per me "le email stanno diventando un vantaggio più che un problema"…
Certo è che in questa Italia digitalmente analfabeta questi pezzi, su un quotidiano generalista "stanno diventando più un problema che un vantaggio"…

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Spark Lamp: sostenibilità ambientale e design [Architettura e Design]

Posted: 17 Sep 2008 02:00 AM CDT

Spark Lamp

Spark Lamp, progettata dal designer svedese Beverly Ng, è una lampada di concezione contemporanea che educa i fruitori al risparmio energetico.

Prima di entrare nel vivo del prodotto c’è da fare una premessa. La Svezia (paese d’origine del designer) è un paese europeo particolarmente sensibile ai problemi ambientali e al risparmio energetico; per questo motivo il governo svedese ha imposto, per tutte le nuove abitazioni, un nuovo tipo di  contatore elettrico intelligente wi-fi. Grazie a questo dispositivo è possibile tener sempre sotto controllo, collegandosi al sito internet -anche a distanza-, i consumi della propria abitazione e gli obiettivi di risparmio prefissati.

Ma ritorniamo alla lampada. Diversamente da Wattson (più sterile e monofunzione), Spark  ha diverse funzioni ed è anche impreziosita da un design direi poetico e metaforico: al mattino è un vasetto con tanto di piantina e di sera diventa una particolare lampada…

Di mattina basta prendere il vasetto  e riporlo su un davanzale o vicino una finestra. I pannelli fotovoltaici cattureranno tutta l’energia solare pronta a brillare anche di sera. Quando poi il sole cala è sufficiente capovolgere il vasetto per trasformarlo in una lampada sostenibile ed originale

Una volta capovolta, Sprak Lamp si connette automaticamente alla rete wifi e al sito a cui ho accennato prima, controllando i consumi energetici dell’intera giornata.  Leggi tutto…

Una volta verificati i dati Spark, per qualche secondo, si colora di verde, giallo o rosso a seconda dei dati analizzati. Verde per gli obiettivi di risparmio superati fino a rosso se i consumi superano gli obiettivi prefissati. Superata la fase di valutazione risparmio, la lampada si colora di una piacevole luce bianca ricavata direttamente dall’energia raccolta durante il mattino.

Un progetto estremamente sostenibile anche per i materiali utilizzati: un solo LED rgb, pannelli fotovoltaici e bioplastiche.  Trovo sia il design che l’utilizzo-funzionalità di questa lampada estremamente efficaci. Critiche?

 

Spark Lamp

Spark Lamp,lampada sostenibile

 Via DesignZen

 

Creiamo il nostro social network in 5 minuti con Wackwall! [Geekissimo]

Posted: 17 Sep 2008 02:00 AM CDT

Se ne parla davvero tanto ultimamente. Sempre più spesso vi presentiamo dei portali in stile web 2.0 catalogabili come social network, ma quest’oggi non stiamo a recensire un nuovo, ennesimo, servizio del genere, ma ci occupiamo dell’aspetto che sta alla base, a priori, di questi siti.

Vi presentiamo infatti un sito che i social network ce li fa proprio creare da zero, secondo i nostri desideri e secondo le impostazioni che noi vogliamo scegliere: Wackwall!

Per cominciare ad utilizzare Wackwall bisogna, chiaramente, effettuare la registrazione. Pochissime le informazioni da fornire: nickname scelto, password, indirizzo email e se poi vogliamo, cosa non obbligatoria, possiamo inserire una nostra foto o un nostro avatar. Niente di più.

Successivamente, una volta registrati al servizio, senza neanche dover aspettare l’email di conferma ed attivazione, passeremo alla configurazione del nostro social network. Partiremo dalle impostazioni tecniche quali nome, dominio (possiamo a scelta utilizzare il sottodominio fornitoci gratuitamente dal sito o un dominio terzo di nostra proprietà), funzioni da inserire, campi dei profili utenti, per poi passare rapidamente a quelle grafiche.

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I problemi del mondo: vorrei scendere a prendere aria [Vittorio Pasteris]

Posted: 17 Sep 2008 01:39 AM CDT

Dopo i bei giorni della Blogfest, la blogosfera italiana è tormentata da una discussione di grande importanza che sta tenendo impegnate le migliori menti dell’internet del paese mettendo a dura prova neuroni, cervelli, polpastrelli, creando un flusso di pacchetti TCP-IP simile alla fine del mondo presunta.

I temi dissertati nella discussioni partono da due post fondativi essenziali e si dipartono in mille rivi di conoscenza e discussione, dando il senso di una blogosfera poco rissosa e aperta ai grandi temi.

Meno male che qualcuno l’ha messa sul ridere

UPDATE: leggere  Chiusi nel nostro Bozzolo

tra i commenti del post qualcuno fa riflettere nella sua crudezza realistica

Ormai i blogger famosi si conoscono tra loro, si scambiano link, si smarchettano a vicenda e a volte come in questo caso si smerdano pubblicamente. Niente di nuovo sotto il sole.

oppure

Molti di questu blogger sono soltanto degli yuppie il cui specchio, specchio delle mie brame consiste soltanto nel counter. E se questo si pià far volare con l'autoreferenzialità, tanto meglio.

Il WiMAX piange in Francia [Quinta 's weblog : Il Blog di Stefano Quintarelli]

Posted: 17 Sep 2008 01:38 AM CDT

Scrive Carlo (Grazie!):

Sono un ingegnere TLC (lavoro per Ciena, un costruttore di apparecchiature per reti in fibra ottica, WDM in particolare), vivo e lavoro in Francia da 4 anni. Seguo spesso il tuo blog e volevo segnalarti questa informazione apparsa sul Journal des Telecom: http://www.jdt.fr/WIMAX-une-Boucle-Locale-au-Ralenti,681.html Il WiMAX in Francia non se la passa tanto bene. Le licenze sono state date da più di un anno ma l'installazione dell'infrastruttura va molto molto a rilento (526 siti installati sui 3564 previsti!). L'autorità francese per la regolamentazione delle Telecomunicazioni (l'ARCEP) ha dato un "cartellino giallo" ai detentori di licenze WiMAX a causa del loro non rispetto degli impegni che si erano presi al momento dell'assegnazione delle frequenze. Chi detiene più licenze in Francia sono le comunità locali e Bolloré Telecom. L'unico detentore di una licenza nazionale è Iliad (la casa madre di Free - www.free.fr - nuova proprietaria di Alice France) ma le sue performances saranno valutate a fine 2008. Credo comunque che anche Iliad sia in ritardo dato che è molto sul fronte la fibra ottica (qui a Parigi copre solo qualche arrondissements) e a battagliare per ottenere la quarta licenza UMTS. Spero che i lettori del tuo blog trovino interessanti queste notizie.

E ora che ci facciamo con Gears? [edit]

Posted: 17 Sep 2008 01:29 AM CDT

Molti di voi avranno letto ieri dell’annuncio apparso su Google Mac Blog: Gears è ufficialmente disponibile anche per Safari (versione minima richiesta la 3.1.1).

In realtà, una versione preliminare dell’add-on era disponibile già da qualche settimana, come segnalato tempestivamente da Antonio Volpon su queste pagine. Con sorpresa ho verificato che la release ufficiale è praticamente identica a quella presentata a suo tempo come beta. Ecco cosa mi è apparso quando sono andato a scaricarla:

screenshot

L’unico dubbio che ho è che, avendo ancora sul mio Mac Leopard 10.5.2 ed essendo previsto come requisito minimo la 10.5.3, il sistema non mi abbia segnalato la presenza di un aggiornamento.

A questo punto tutti i principali browser, su tutte le piattaforme, con l’eccezione di Opera e compreso, ovviamente, Chrome, supportano il plugin di Google. È tempo insomma di iniziare a vedere cosa verrà fuori dalle fervide menti di sviluppatori e fornitori di servizi web, la mancanza di supporto cross-browser non può più essere una scusa (e francamente, in base ai numeri nudi e crudi, non lo era nemmeno prima dell’uscita di Gears per Safari).

Al momento il panorama dei servizi e delle applicazioni che sfruttano le funzionalità per il lavoro offline di Gears si ferma a Google Docs e Reader, la suite Zoho, Wordpress, Remember the Milk (altro?). Voi cosa vi aspettate o cosa sperate dal futuro di Gears e dalle sue indubbie potenzialità?

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Gestisci i profili di Google Chrome con Chrome Backup. [Geekissimo]

Posted: 17 Sep 2008 01:00 AM CDT

Google Chrome Backup

Google Chrome è il browser di casa Google. non c’è molto da dire su questo browser, visto che ormai ce ne siamo occupati approfonditamente nei giorni scorsi, e anche l’intera rete brulica di notizie riguardanti le funzioni di Google chrome. Oggi, però, voglio tornare su questo browser per presentarvi un programma di terze parti, che vi permette di gestire i profili di questo nuovo browser.

Google Chrome Backup è il programma gratuito che oggi Geekissimo vi vuole presentare. Questo programma, come vi dicevo poco sopra, vi permette di gestire tutti i profili del vostro nuovo browser Google Chrome. Il programma è totalmente gratuito e non richiede nessun tipo di registrazione per il download.

(...)
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© Michele Lagana' (Mister6339) per Geekissimo, 2008. | Permalink | Commenta! | Aggiungi su del.icio.us
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