Friday, October 10, 2008

Spliced feed for Digital blogs

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Da Heroes a Jekyll, come l’evoluzione dell’uomo può fare salti enormi o fermarsi per sempre. Considerazioni sulla teoria shock di un genetista: l’evoluzione dell’umanità si è conclusa! [Levysoft]

Posted: 10 Oct 2008 07:36 AM CDT

Nel terzo episodio di Jekyll, una miniserie britannica su una versione moderna di Dottor Jekyll e Mr. Hide, al minuto 21′ 33” uno dei personaggi se ne esce con questa affermazione che mi colpì molto: Un superuomo… La specie umana ha smesso da tempo di evolversi… lo hai dimenticato? Cambiamo il mondo, non cambiamo più noi [...]

L’apostolo di Internet [Vittorio Pasteris]

Posted: 10 Oct 2008 07:25 AM CDT

Pierangelo Sapegno su Lastampa.it

Don Internet viene da lontano, da un sogno degli Anni Settanta, da una chiesetta di poveracci. Viene da un giorno come gli altri, mentre stava andando a giocare a pallone e gli amici lo aspettavano in un campo di periferia, viene dalle radio libere e dal rock and roll, una piccola stanza dietro un vetro, con il mixer, le cuffie e un microfono. Don Internet adesso ha 57 anni, il colletto inamidato dei preti, la barba grigia e gli occhialini. Si chiama don Ilario Rolle, da Venaria, uno strano prete che parla con il modem e l'adsl. Protegge i bambini, educa i genitori, inventa gli oratori speciali e insegna ai più piccoli, tutto in nome di internet, perché questa sta diventando la nostra vita, oggi. Il vecchio che inventa internet. Come dice Cormac McCarthy, «devo dire che l'unica cosa che mi viene da pensare è che quello aveva una sorta di promessa dentro al cuore». Salmi, 150: «Ogni creatura in spirito loda il Signore. Ciascuno a modo suo». Don Internet viene da lì, da questa preghiera.

Nuovissima skin per Windows Live Messenger in stile Geekissimo [Geekissimo]

Posted: 10 Oct 2008 07:00 AM CDT

Senza dubbio il programma di instant messaging più utilizzato, almeno qui in Italia, è Msn messenger. Per questo esiste un estensione chiamata Messenger Plus! Live che permette di modificare Msn anche mediante l’installazione di script, che aggiungono nuove funzioni, e di skin personalizzate.

E proprio a questo proposito vorrei segnalarvi due ottime skin per Msn in stile Geekissimo. La prima l’avevamo segnalata in questo articolo, la seconda è invece tutta nuova e la possiamo trovare a questo indirizzo.

Voglio ringraziare Sk8er, per aver creato questa bellissima skin per tutti gli appassionati di Geekissimo.

Sono stati personalizzati: l’header e la toolbar della lista contatti, header e toolbar della finestra di conversazione, ovviamente lo sfondo, e le immagini di default sono tutte in stile Geekissimo. Ripeto che per poter installare questa skin bisogna utilizzare Msg Plus! Live

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© Pierfrancesco Petruzzelli (pierfrancesco99) per Geekissimo, 2008. | Permalink | Commenta! | Aggiungi su del.icio.us
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Dieci interessanti siti per la gestione dei colori [Geekissimo]

Posted: 10 Oct 2008 06:00 AM CDT

Cari lettori, se siete alle prese con un difficile template, o magari state sfogliando da settimane cataloghi cromatici per scegliere i colori dei vostri mobili, o magari ancora avete di recente studiato la Teoria del Colore e volete sperimentarne i principi, oggi vi forniamo una serie di link che vi indirizzeranno su dieci siti dedicati alla scelta ed alla gestione dei colori. Se siete webmaster, poi, questi servizi vi saranno particolarmente utili. Senza dilungarci troppo sull’introduzione, spendiamo qualche parola in più sui vari siti che ora vado a presentarvi.

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© Ivan Trapasso per Geekissimo, 2008. | Permalink | Commenta! | Aggiungi su del.icio.us
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La scuola pubblica che non sarà: dal decreto Gelmini alla legge Aprea [MezzoMondo]

Posted: 10 Oct 2008 05:09 AM CDT

Ora vi racconto che cosa sta succedendo alla scuola pubblica italiana. Ve lo racconto io perché “nessun altro”* fino ad oggi si è preso la briga di farlo, ed invece il tema è importante, importantissimo. Ve lo racconto perché ci sto dentro fino al collo ma anche perché ci siete dentro fino al collo tutti voi.

Tutto comincia una bella mattina estiva, era il 21 agosto, dove eravate voi il 21 agosto? in Italia quando si parla di temi importanti ci si cura sempre con grande puntiglio di farlo in momenti in cui l’attenzione di tutti sia ben diretta. Altrove.
Il rappresentante di casta Ernesto Galli Della Loggia firma un editoriale sul Corriere dal titolo UNA SCUOLA PER L’ ITALIA nel quale con il tipico qualunquismo che si premura di annebbiare menti e giudizi, era il 21 agosto giova ripeterlo, parla di crisi della “scuola” come corpus, di “fallimento” di mancanza di “autorevolezza”, si lancia su un pippone sulle basi culturali e sull’istituzione politica per poi concludere:

Ridare profondità storico-nazionale alla scuola, ma naturalmente in vista delle esigenze che si pongono all’ Italia nuova di oggi e tenendo conto dell’ ambito e dei contenuti propri degli studi. E cioè, non volendo sottrarmi all’ onere di qualche indicazione, mirare innanzi tutto a ricostituire culturalmente (e per ciò che riguarda l’ istituzione anche organizzativamente) il rapporto centro-periferia e Nord-Sud, riaffermando il carattere multiforme ma unico e specifico dell’ esperienza italiana; in secondo luogo porre al centro, ed esplorare, il nostro tormentato rapporto con la modernità e i suoi linguaggi, mettendone a fuoco debolezze e punti di forza e cercando anche in questa maniera di costruirci un modo nostro di stare nei tempi nuovi, di averne l’ appropriata consapevolezza senza snaturamenti e scimmiottamenti; e infine ribadire la funzione della scuola nella costruzione della personalità individuale, principalmente attraverso l’ apprendimento dei saperi, delle nozioni, e la disciplina che esso comporta. Tutto ciò facendo piazza pulita delle troppe materie e degli orari troppo lunghi che affliggono la nostra scuola, e ricentrando con forza i nostri ordinamenti scolastici intorno a due capisaldi: da un lato la lingua italiana e la storia della sua letteratura, cioè intorno alla voce del nostro passato, e dall’ altro le matematiche, cioè il linguaggio generale del presente e del futuro universali. (grassetto mio)

A Galli Della Loggia i 66 anni suonano duri nella sua mente, è evidente che parla di una cosa che non conosce, con una competenza pari a zero. La scuola italiana non è un corpus unico, non si può trattare come un oggetto a sé stante. Ma si sa, bisogna fuggire la complessità, bisogna sforzarsi di essere qualunquisti. Ad esempio, ma faccio solo un esempio, la scuola primaria italiana risulta essere tra le migliori al mondo. Non lo dico io ma lo dice l’OECD, un organismo internazionale che si occupa di formazione, che ogni anno pubblica un’indagine che si chiama Education at a Glance che funge da monitoraggio della situazione dell’educazione e della formazione in tutti i paesi del mondo. Il documento prodotto è lungo 451 pagine ed è un documento complesso ed il sito web lo integra con tabelle e grafici, è un lavoro immenso.
Nell’introduzione si legge:

Education at a Glance – OECD Indicators 2007 provides a rich, comparable and up-to-date array of indicators that reflect a consensus among professionals on how to measure the current state of education internationally. The indicators provide information on the human and financial resources invested in education, on how education and learning systems operate and evolve, and on the returns to educational investments. The indicators are organised thematically, and each is accompanied by information on the policy context and the interpretation of the data. The education indicators are presented within an organising framework that:
• Distinguishes between the actors in education systems: individual learners, instructional settings and learning environments, educational service providers, and the education system as a whole;
• Groups the indicators according to whether they speak to learning outcomes for individuals or countries, policy levers or circumstances that shape these outcomes, or to antecedents or constraints that set policy choices into context; and
• Identifies the policy issues to which the indicators relate, with three major categories distinguishing between the quality of educational outcomes and educational provision, issues of equity in educational outcomes and educational opportunities, and the adequacy and effectiveness of resource management.

Lo so, è in inglese. Lo avranno letto? sapranno cosa c’è scritto?

Ernesto Galli Della Loggia, ricordatevi di lui quando ritornerete in argomento.

E comunque il dado è tratto, si scatena il dibattito. Il 21 agosto il Corriere vene otto copie e l’articolo di Galli Della Loggia passa inosservato, stranamente però il 22 agosto lo stesso quotidiano pubblica ben due lettere. La prima firmata Giulio Tremonti, dal titolo Il passato e il buon senso, la seconda da sua maestà Mariastella Gelmini intitolata Quarant’ anni da smantellare. I tioli, signori. Leggete questi vergognosi titoli.
Tremonti, abile come sempre a non dire niente, parla per due terzi dell’articolo di come i voti siano meglio dei giudizi con frasi come “Il ‘ 68 ha portato via i voti sostituendoli con i giudizi. I numeri sono una cosa. I giudizi sono una cosa diversa.”, oppure “Ci sarà del resto una ragione perché tutti i fenomeni significativi sono misurati con i numeri. Un terremoto è misurato con i numeri della scala Mercalli o Richter. Il moto marino è misurato in base alla scala numerica della «forza», la pendenza di una parete di montagna in base ai «gradi», la temperatura del corpo umano ancora in base ai «gradi».” e con la perla delle perle: “La mente umana è semplice e risponde a stimoli semplici. I numeri sono insieme precisi e semplici. Il messaggio che trasmettono è un messaggio diretto.”. Eh no, caro Tremonti la tua mente potrà essere semplice, la nostra non lo è ed infatti rifuggi la complessità del problema, l’articolazione della scuola nella necessità che le realtà di qualità debbano essere costose, nell’incapacità già ampiamente dimostrata di saper gestire e di saper distinguere e di saper pianificare e di saper governare.
Ma, potrà sembrare ovvio, la colpa non è solo di Tremonti ma anche di chi l’ha votato e di tutti coloro che oggi tacciono*.

La Gelmini dal canto suo non so bene cosa dica, la lettera appare, come linguaggio e come contenuti, completamente fuori dal tempo:

Da quando ho assunto la responsabilità di ministro ho avanzato alcune proposte per cambiare uno stato di cose non più tollerabile. Voglio ricordarne alcune. Voto di condotta, divisa scolastica, insegnamento dell’ educazione civica, ritorno al maestro unico, rilancio degli istituti tecnici e della formazione professionale. Autorevolezza, autorità, gerarchia, insegnamento, studio, fatica, merito. (grassetti miei)

Ma anche:

Ho condiviso finalità e misure della manovra economica del governo per i prossimi tre anni, oggi legge dello Stato; quella manovra prevede di ridurre il numero degli insegnanti e del personale ausiliario di meno del 10% entro il 2011.

Autorità? gerarchia? ma che cosa ci sta raccontando?

Un progetto che, non mi stancherò mai di ripeterlo, è aperto a tutti i contributi e vorrei vedesse tutti i protagonisti della scuola - studenti, insegnanti, famiglie - consapevoli del fatto che è impossibile difendere lo status quo e partecipi di un corale impegno, un impegno nazionale, per restituire alla scuola il senso della sua missione.

Talmente aperto a tutti i contributi che il consiglio dei ministri si riunisce il 28 agosto (dov’eravate voi il 28 agosto?) ed il primo di settembre (dov’eravate il primo di settembre?) tutti questi deliri da reparto geriatrico diventano un decreto di legge, il 137/08, che poi verrà approvato in questi giorni con un voto di fiducia. Davvero apertissimo, complimenti.

Il testo del decreto ve lo risparmio, vi cito solamente l’articolo 4 comma 1:

Art. 4. Insegnante unico nella scuola primaria

1. Nell’ambito degli obiettivi di contenimento di cui all’articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei regolamenti di cui al relativo comma 4 e’ ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una piu’ ampia articolazione del tempo-scuola. (grassetti miei)

Il gioco è fatto. Gli anziani possono gioire. Galli Della Loggia ha avuto il maestro unico come nel suo lontano passato, Tremonti ha avuto il maestro unico come nel suo lontano passato, La Gelmini ha avuto il maestro unico come nel suo recente passato, ma certe persone nascono che sono già vecchie. Sono cresciuti maluccio, non vorrei per colpa del maestro unico, ma fa niente, come nella migliore tradizione cattolica si evangelizzino anche gli errori, solo il passato ha valore.

Ne ho già parlato, il corredo documentale al decreto del primo settembre si chiama “Schema di piano programmatico del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze di cui all'art. 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133″, lo trovate ad esempio qui. In questo documento quello che salta all’occhio è l’atteggiamento ipocrita di chi, con la scusa di intervenire per migliorare la situazione scolastica: “si riscontrano consistenti divari tra gli esiti scolastici degli studenti italiani e quelli degli altri paesi OCSE e ritardi significativi nei livelli di conoscenza e di competenza relativi agli apprendimenti di base ed in particolare della matematica e della comprensione linguistica.”, che è falso, attenzione non impreciso proprio spudoratamente falso, dicevo di chi con la scusa del “miglioramento” in realtà opera tagli insensati al limite del volgare.
A parte la questione che non è accessoria degli 87.000 esuberi solo dal corpo docente, per il resto non c’è nessun contraddittorio, nessun riferimento culturale, niente. il pedagogista di riferimento è Tremonti. O forse Galli Della Loggia.

Lo sapevate che dall’anno prossimo le scuole per l’infanzia saranno solo al mattino? lo sapete che il maestro unico nel contesto strutturale italiano è un’aberrazione? lo sapete che 24 ore sono poche? lo sapete che verrà ridotto anche l’orario di medie e superiori?

Mi sembra giunto il momento di riportare le parole di Piero Calamandrei, visto che poc’anzi ho definito “insensate” le misure previste dalla Gelmini eppure forse insensate non sono:

Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito.
Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c’è un’altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime… Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.

Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l’11 febbraio 1950 (grassetto mio)

Di persone come Calamandrei in Italia oggi non ce n’è più. Possibile che questo non muova nessuno, mi chiedevo, possibile che nessuno ne parli*, mi chiedevo e mi chiedo? In effetti qualcuno si è arrabbiato, ed arrabbiato di brutto. Si tratta di Andrea Canevaro e Dario Ianes, rispettivamente Delegato (ProRettore) del Rettore per gli studenti dell’Università di Bologna con “bisogni speciali” e Docente di Pedagogia speciale 2, Didattica speciale 1 e 2 e Handicap Uditivo alla Facoltà di Scienze della Formazione primaria dell’Università di Bolzano, i quali fanno una cosa che in Italia non fa più nessuno, si dimettono dall’Osservatorio per l’Integrazione scolastica del Ministero della Pubblica Istruzione con una toccante lettera:

Queste politiche scolastiche sono evidentemente gestite da finalità economiche, per risparmiare: ma questo avverrà sulle spalle delle famiglie, sulla pelle degli alunni e sulla credibilità della scuola pubblica. Noi non ci stiamo.

Si tratta di un fatto gravissimo, soprattutto per quello che nella lettera non viene detto, perché, sapete, a volte le cose che non vengono dette spesso sono più importanti di quelle che vengono dette. Quello che non viene detto è molto chiaro: la scuola chiuderà le porte alle diversità, a tutte le diversità, perché solo i normali, i “puri” sono degni di partecipare. Sono discorsi già sentiti, sono discorsi nell’aria. Paura eh?

Tra i puri che sono degni di partecipare non si possono non citare le seguenti persone:

Aprea, Bondi, Bonaiuti, Adornato, Cicchitto, Garagnani, Colucci, Craxi, Testoni, Pizzo-Lante, Giacomoni, Boniver, Carlucci, Palmieri, Lainati, Pescante, Campa, Baldelli, D'Ippolito Vitale, Bocciardo, Della Vedova, Pelino.

Qualcuno lo conoscete, qualcuno ve lo presento io. Valentina Aprea è quella che doveva diventare Ministro dell’Istruzione che poi per un caso della vita è rimasta trombata, si deve accontentare della pensione che le deriverà dall’essere presidente della VII commissione (cultura, scienza e istruzione), si occupa da sempre di scuola, nel senso che da sempre si batte affinché la scuola pubblica venga buttata alle ortiche a favore della scuola privata. Gabriella Carlucci è quella che andava sui pattini.

La Aprea è prima firmataria di questo disegno di legge, vi prego di leggere bene il titolo:

Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche e la liberta` di scelta educativa delle famiglie, nonche´ per la riforma dello stato giuridico dei docenti.

Sì perché il cavallo di battaglia della Aprea è la “libertà di scelta”, l’idea sarebbe che senza equiparare le scuole private alle scuole pubbliche i genitori non abbiano la libertà di scegliere. La proposta di legge la trovate direttamente sul suo sito, è un pastrocchio scritto in un italiano pessimo e non vale una lettura. Ci si dilunga su questioni di lana caprina tanto cari alle destre come il concetto di “stato giuridico” dei docenti, assenza di “leadership” nella figura dei dirigenti scolastici, l’indispensabile “organo di valutazione professionale (standard, prestigio, immagine, promozione eccetera)”. Prestigio? Immagine? come vedete siamo sulla luna.
Insomma ve la faccio breve, tolto il fumo dagli occhi quello che la legge vuole è:

ART. 2.
(Trasformazione delle istituzioni scolastiche in fondazioni).

1. Ogni istituzione scolastica puo` , nel rispetto dei requisiti, delle modalita` e dei criteri fissati con regolamento adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, su proposta del Ministro della pubblica istruzione, costituirsi in fondazione, con la possibilita` di avere partner che ne sostengano l'attivita` , che partecipino ai suoi organi di governo e che contribuiscano a raggiungere gli obiettivi strategici indicati nel piano dell'offerta formativa e ad innalzare gli standard di competenza dei singoli studenti e di qualita` complessiva dell'istituzione scolastica.

Calamandrei: “Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.”
E ci siamo, anche con la lingua, anche con i nomi:

ART. 3.
(Organi delle istituzioni scolastiche).

1. Gli organi delle istituzioni scolastiche sono:

a) il dirigente scolastico;
b) il consiglio di amministrazione di cui agli articoli 5 e 6;
c) il collegio dei docenti di cui all'articolo 7;
d) gli organi di valutazione collegiale degli alunni di cui all'articolo 8;
e) il nucleo di valutazione di cui all'articolo 10. (corsivo mio)

Il consiglio di amministrazione, capite? Infatti:

ART. 5.
(Consiglio di amministrazione).

1. Il consiglio di amministrazione, nei limiti delle disponibilita` di bilancio e nel rispetto delle scelte didattiche definite dal collegio dei docenti, ha compiti di indirizzo generale dell'attivita` di istruzione scolastica (grassetto mio).

Quasi tutto il resto è fuffa. La scuola pubblica non sarà. Anzitutto non sarà pubblica, non ci saranno differenze percepibili tra scuola pubblica e scuola privata. Non sarà libera, come è tipico di quello che viene da chi si nasconde sotto alla parola “libertà”:

ART. 6.
(Composizione del consiglio di amministrazione).

1. Il consiglio di amministrazione e` composto da un numero di membri non superiore a undici, ivi compreso il dirigente scolastico, che ne e` membro di diritto. Nella composizione del consiglio deve essere assicurata una rappresentanza dei docenti, dei genitori e, negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, degli studenti. Ne fanno parte, altresı`, rappresentanti dell'ente tenuto per legge alla fornitura dei locali della scuola ed esperti esterni scelti in ambito educativo, tecnico o gestionale ai sensi di quanto previsto dal regolamento di istituto di cui all'articolo 5, comma 1, lettera d). (grassetto mio)

Non sarà una scuola, sarà un’azienda. Non sarà gratuita, nessuno ce lo può più garantire. Non sarà autonoma, non sarà laica, ma quello già adesso. Non sarà per tutti, non sarà autonoma, non sarà ugualmente ricca, non sarà ugualmente bella.

Il quadro mi sembra completo. Decenni di lotte per migliorare l’istituzione scolastica andate in fumo per colpa di un manipolo di vecchi reazionari. E nessuno che muove un dito? non un insegnante in piazza, non un genitore che dica qualcosa*.

* E mi fermo qui perché sono incazzato, davvero incazzato.

FastStone Photo Resizer, ridimensionare e convertire immagini con un click [Geekissimo]

Posted: 10 Oct 2008 05:00 AM CDT

Casa FastStone fa ormai scuola nel mondo delle applicazioni per Windows dedicate al mondo della grafica: dalla visualizzazione di ogni tipologia di immagine alla cattura dello schermo, passando per l’aggiunta di effetti speciali ed il fotoritocco di base, i prodotti di questa ormai celebre software house riescono a soddisfare nel migliore dei modi (e spesso gratuitamente) le esigenze di moltissimi utenti.

Ecco perché, oggi, vogliamo presentarvi un’ennesima creatura della medesima azienda: FastStone Photo Resizer. Come facilmente intuibile dal titolo del post, questo software gratuito (per uso personale) permette di ridimensionare e convertire immagini con un click.

Insomma, potrebbe tornare utile in moltissimi casi, ma adesso vediamo insieme una lista con tutte le caratteristiche principali del prodotto:

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Wectar, scopri quali sono i siti correlati a quello da noi digitato! [Geekissimo]

Posted: 10 Oct 2008 04:00 AM CDT

Ci piace tanto scorazzare per la rete. Quasi ogni giorno, infatti, appena abbiamo un po’ di tempo libero a nostra disposizione, siamo soliti girare sulla rete alla ricerca di siti internet interessanti e, innegabilmente, per farlo, la prima cosa che facciamo è consultare i nostri motori di ricerca preferiti.

Quanto scritto sopra è giusto, davvero giusto, ma non è tutto. Nel mondo del web 2.0 nuovi strumenti si avvicendano a quelli classici che utilizziamo da una vita, e, proprio a proposito di accostamento ai motori di ricerca sembra giusto oggi parlare di un sito interessante: Wectar!

Wectar, the Web Nectar, è un servizio online che ci permette di ricercare pagine web e portali che trattano gli stessi argomenti di cui parla il sito da noi inserito. In pratica, digitando ad esempio il nome di un blog che parla che so, di cinema, avremo a disposizione con Wectar la possibilità di trovare altri spazi online che parlano dello stesso argomento, il cinema appunto.

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Lavoratori a regime agevolato della società della conoscenza [Vittorio Pasteris]

Posted: 10 Oct 2008 03:55 AM CDT

Federico Fasce ha lanciato la discussione su un problema non banale di molti lavoratori digitali

Il fatto è, come si vede da questo post di Dario Banfi, che ha generato una (secondo me) utile discussione su FriendFeed. Discussione che probabilmente si covava da tempo, più precisamente da un talk lanciato da Vittorio Bertola allo scorso BarCamp torinese. Il punto è: ormai i lavoratori della conoscenza, ovvero tutti quei freelance che producono beni più o meno immateriali, che hanno a che fare con l'informazione e con la comunicazione, sono tanti e sono anche una forza economica mica trascurabile. E però vengono messi di fronte a ostacoli e difficoltà non indifferenti. Ora, io lo so che Randy Pausch diceva che the brickwalls are there for a reason, e sono sicuro che sia così. Ma se fosse stato nel nostro paese, forse, sarebbe stato un filo meno ottimista.

Perché hai voglia a essere imprenditore di te stesso quando per il solo fatto di avere una partita IVA vieni considerato un evasore e sottoposto ai tremendi studi di settore, quando la gestione amministrativa ti prende il 60% del tempo che dovresti dedicare al lavoro, quando una banca ti rifiuta un prestito perché lei non ci offre garanzie, ma poi ti tocca fidarti e aspettare mesi su mesi per vedere il denaro che faticosamente hai guadagnato, perso nei meandri di uffici amministrativi e quant'altro. E questo è solo l'inizio.

Il piccolo howto sul tema di Dario Banfi

Non solo Cina: YouTube censurato in Sudan [Dario Salvelli's Blog]

Posted: 10 Oct 2008 03:26 AM CDT

Alcune notizie difficilmente arrivano sui grandi giornali o sui media più affermati. A volte il compito di Internet è proprio quello di scovare e per quanto possibile certificare, con i blog o contenuti multimediali, ciò che sta accadendo.

Probabilmente nessuno di voi si collega in Internet dal Sudan nè forse vi importa molto (e sbagliate) ma sembra che in Sudan oltre la chiusura di molte testate giornalistiche indipendenti nelle ultime settimane sia stato chiuso YouTube rendendolo così inaccessibile. Ahmad Mahmoud, blogger sudanese, ha creato e sta promovendo su Facebook un gruppo di denuncia.
I motivi di questa chiusura non sono chiari: si va dall’inserimento di video ad alto contenuto sessuale, video di satira per finire a documentari di denucia sulla situazione in Sudan e su quella di alcuni bambini fatti prigionieri il 10 maggio scorso durante un attacco della Sudanese Army ad Omdurman. Molti lì in Sudan stanno aggirando la situazione utilizzando i server canadesi (ca.youtube.com) per vedere YouTube.

Nonostante le mie aspettative Ahmad racconta di un Sudan nel quale è facile collegarsi alla Rete data la presenza di connessioni DSL nelle case ed in molti Internet cafè. I regimi come quelli in Sudan fanno un grosso errore se pensano di poter spegnere definitivamente Internet.

Via [Italian Blogs for Darfur]

10 sistemi operativi sconosciuti, ma interessanti [Geekissimo]

Posted: 10 Oct 2008 03:00 AM CDT

Non si vive di solo Windows, di solo Mac OS X, o di solo Ubuntu Linux!

OK, è una fesseria, ma oggi vogliamo comunque proporvi un’interessante lista contenente 10 sistemi operativi sconosciuti, ma interessanti. Scommettiamo che almeno 8 di questi ultimi non li avevate mai sentiti nominare prima di oggi?

AmigaOS 4.1

Un sistema operativo moderno da una vera leggenda del mondo della tecnologia. E’ closed source, proprietario e funzionante esclusivamente su PowerPC, mentre la distribuzione è attualmente affidata all’azienda ACube.

Sito ufficiale: http://www.amigaos4.com/

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Bollettino dello disastro finanziario del 9-10 ottobre [Vittorio Pasteris]

Posted: 10 Oct 2008 02:37 AM CDT

  • Parigi (CAC 40) -9.63% borsa aperta
  • Francoforte (DAX) -9.34% borsa aperta
  • Milano (Mibtel) -4.55% borsa aperta
  • Londra (FTSE100) -8.73% borsa aperta
  • Tokio (Nikkei 225) -9.62% borsa chiusa
  • Hong Kong (Hang Seng) -7.91% borsa chiusa
  • San Paolo (Bovespa) -3.90% ieri
  • New York (Dow Jones) -7.33% ieri
  • New York (Nasdaq) -5.47 ieri

Fonte ore 9.37 Teleborsa.it

Nel grafico l’andamento della borsa di Londra negli ultimi tre mesi (fonte Yahoo Finanza)

Evidentemente non bastano i rimedi tradizionali o le quantità tradizionali di rimedi tradizionali
sabato e domenica i politici dovranno lavorare a lungo per evitare che lunedì riparta il precipizio.

Layout con le tabelle CSS [edit]

Posted: 10 Oct 2008 02:27 AM CDT

Qualcuno tra i lettori più affezionati ricorderà un vecchio post con cui segnalavamo questo esperimento consistente nel realizzare un layout basato sui CSS senza però float o posizionamenti, ma attraverso l’uso delle proprietà associate alle tabelle e a certi valori speciali di display come display: table. In sintesi, un elemento a cui venga associata qualcuna di queste definizioni di stile si comporta in fase di resa come una tabella o uno dei suoi elementi costitutivi (celle, colonne, righe, etc). Una specie di uovo di Colombo con cui si ripristina tramite i CSS ciò che prima si faceva con HTML.

Torna sul tema con un intervento al solito estremamente completo Andy Clarke. Il post analizza nei punti essenziali la trasformazione di un layout basato sui float nella versione basata sulle tabelle CSS. Non male vero? Il supporto è garantito per tutti i browser recenti (Firefox 2/3, Safari, Opera 9.5) meno che per IE6 e IE7 (su IE8 invece tutto bene). L’analisi del CSS nella sua parte finale rivela i punti chiave della tecnica adottata.

Clarke specifica che in certi casi specifici (la trasformazione di una lista di immagini in griglia, per esempio) l’uso di float e posizionamenti è ovviamente ancora necessario, ma che per la realizzazione della struttura portante del layout la tecnica si riveli piuttosto robusta.

Proprio l’uso di questo metodo, si segnala, è il tema portante di un nuovo e-book in preparazione per i tipi di Sitepoint, Everything You Know About CSS Is Wrong!. Uno degli autori è proprio quel Kevin Yank che aveva presentato l’esempio da cui abbiamo preso le mosse in questo post.

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Paradossi della democrazia digitale [Vittorio Pasteris]

Posted: 10 Oct 2008 02:24 AM CDT

In occasione del suo decennale, l'Università di Milano Bicocca organizza una serie di convegni e conferenze. Il 9 e 10 ottobre si svolge il convegno Democrazia e Conoscenza che si terrà presso la sede centrale dell'Università. All'interno del quale si svolgerà il 10 ottobre una giornata sul tema “Forme e paradossi della democrazia digitale: protesi cognitive, social networking, blogosfera e wikiscenza".

Fra i presenti Paolo Ferri, organizzatore del convegno con Gianluca Nicoletti, Pier Cesare Rivoltella, Derrick de Kerckhove, Robin Good, Antonio Sofi, Massimo Mantellini, Frieda Briosch, Gino Roncaglia …

Annunci pubblicitari anche sulle mappe di Google [Motoricerca]

Posted: 10 Oct 2008 02:13 AM CDT

Negli ultimi giorni Google si è dato parecchio da fare per trovare nuovi spazi per veicolare la propria pubblicità. Dopo AdSense per videogiochi e i link su Youtube ora arrivano anche gli annunci testuali posizionati sotto le mappe:

Link sponsorizzato sotto la mappa di Roma

Link sponsorizzato sotto la mappa di Roma

Trattandosi di una pubblicità su Google Maps sarebbe molto più logico ed interessante se il clic sull’annuncio portasse l’utente su un punto preciso della mappa mostrando ulteriori dettagli sull’attività in questione. Invece il clic indirizza semplicemente sul sito web dell’inserzionista, come per i normali annunci sponsorizzati presenti sulle SERP di Google o sui siti che utilizzano Google AdSense.

Post pubblicato su: Motoricerca

Annunci pubblicitari anche sulle mappe di Google

Monitoriamo le nostre applicazioni con Application Monitor, riavviandole in caso di crash [Geekissimo]

Posted: 10 Oct 2008 02:00 AM CDT

Stranamente quest'oggi ci allontaniamo dal solito tema Web 2.0, il quale –come avrete senz'altro capito- permette di compiere moltissime cose senza bisogno di installare alcuna applicazione desktop, bensì unicamente online. Infatti, la scoperta dell'Utility che sto per presentarvi ha cambiato radicalmente il mio uso del PC.

Ebbene, scaricando questo piccolo software con interfaccia user-friendly potremo tenere d'occhio i vari processi da noi settati facendo in modo che qualora questi venissero terminati involontariamente, Application Monitor riesca a ri-avviarli senza problemi.
Molto utile dunque, potendo lasciare scaricare (per esempio) un software p2p ed uscire da casa serenamente, prevenendo il problema che quel software stesso si chiuda stranamente.

(...)
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© lukychan per Geekissimo, 2008. | Permalink | 3 commenti | Aggiungi su del.icio.us
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Ancora Bernabé sulla strategia di apertura della rete NGN [VoipBlog.it]

Posted: 10 Oct 2008 01:55 AM CDT

Oltre all’investimento per portare la fibra Telecom pensa di investire per abilitare altri fornitori di servizi ad innovare ai margini della rete facendo uso di funzioni di rete da lei rese disponibili… per crescere e trovare i ritorni per giustificare gli investimenti Telecom deve andare oltre l’offerta di servizi ai consumatori finali.

Noi abbiamo da un lato enormi costi di infrastruttura che inevitabilmente solo pochissimi possono affrontare a fronte di un volume di utilizzo che deve essere altrettanto grande. Ora, il modo più efficace per creare questo volume di uso è quello di aprire a migliaia di aziende che utilizzando l'infrastruttura possano portare la loro innovazione al mercato.

Se quindi nel passato il focus di una azienda di telecomunicazioni era quello di "mettere i fili" nel tempo il focus è diventato quello di sfruttare meglio questi fili. La commutazione di pacchetto ne è un esempio e così pure l'ADSL che a partire dai fili in rame esistenti permette di fornire maggiore capacità al cliente finale. Ora questo ha stimolato il raggiungimento di un valore che è creato al di fuori della rete e quindi il focus si sta spostando su fornire a questa periferia della rete, ai clienti e alle aziende, strumenti che consentano loro in modo più efficace di sfruttare una connettività che esiste. In questo senso il piano NGN2 rappresenta una chiara evoluzione proprio su questa direzione. Ad un investimento massiccio di tipo infrastrutturale a livello fisico che prevede la progressiva sostituzione del rame con la fibra, andando quindi ad accelerare questo incremento di capacità di connessione, si affinaca un investimento molto grande, per l'inserimento in rete di piattaforme su cui i bordi della rete possano sviluppare, fornire, gestire servizi. Si noti come il concetto che noi perseguiamo sia proprio quello dell'ecosistema. Non stiamo parlando di un hosting di applicazioni in cui una impresa venga a utilizzare nostre risorse elaborative per far "funzionare" una certa applicazione, bensì un vero e proprio motore di interconnessione tra applicazioni. Ci tengo a rimarcare che continuo a parlare di connettività. Telecom Italia, in questo rispetto, non cambia mestiere, non passa da fare l'azienda che fornisce connettività ad azienda che fa altro, ad esempio multimedia. Continua a fare quello che fa bene, e cioè ad assicurare connettività ma spostando l'attenzione alla connettività tra applicazioni.

Via Luca De Biase: Franco Bernabè: la strategia

Articoli collegati

Sviluppatori iPhone a raccolta [edit]

Posted: 10 Oct 2008 01:45 AM CDT

iPhone Tech Talk World Tour. Se gli sviluppatori non vanno a Cupertino, è Apple ad andare dagli sviluppatori: è questo il senso della nuova iniziativa che l’azienda della mela ha organizzato per stimolare lo sviluppo di applicazioni per l’iPhone.

Perché diciamolo: l’iPhone senza applicazioni è come un bicchiere vuoto. Gli sviluppatori possono fare molto per contribuire al successo del telefono e per questo motivo Apple ha organizzato un lungo tour che partirà il 22 ottobre a San Francisco ed arriverà in Italia il 19 novembre. L’appuntamento è a Roma ed è consigliabile iscriversi quanto prima in quanto si va fino ad esaurimento posti.

Requisito obbligatorio per la registrazione: essere già un Registered iPhone Developer. Il programma dell’appuntamento romano prevede i seguenti punti all’ordine del giorno:

  • iPhone Development Overview
  • iPhone User Interface Design
  • iPhone Development Tools Overview and Programming Concepts
  • iPhone Integration and Application Development for IT
  • Developing iPhone Applications with UIKit
  • Getting Started With iPhone Web Applications & Advanced Web Technologies
  • Submitting to the App Store using iTunes Connect

Sold out già per New York in data 2 dicembre. Posti liberi, invece, per Roma.

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UploadGround: caricare file contemporaneamente nei servizi di file hosting alla RapidShare [maestroalberto]

Posted: 10 Oct 2008 01:03 AM CDT


uploadground

Similmente a UploadjJckey anche UploadGround consente l’upload multiplo e simultaneo di file online in 12 servizi di file hosting.

Supporta: Rapidshare, Badongo, Sendspace, Zshare, Megaupload, Depositfiles, FileFactory, EasyShare, Load.to, FlyUpload, NetLoad, Sharedzilla.

Il limite di grandezza del file è di 100 mb. Una volta caricato sarà fornito un link, da condividere con amici e colleghi, che punta a una pagina dove scegliere uno dei suddetti servizi per scaricarlo.

Non c’è limite al numero dei file da caricare che possono essere indicati anche tramite URL remota se già risiedono online.

Il servizio è gratuito e non richiede registrazione.

Via | makeuseof


Apple plurivincitrice al BTA [Geekissimo]

Posted: 10 Oct 2008 01:00 AM CDT

Come ogni anno in Inghilterra si è tenuto il British Technology Awards, un concorso a giuria popolare che ogni anno premia i prodotti, suddivisi per categorie, più amati e innovativi nel campo della tecnologia consumer.

Quest’anno a farla da padrona è scesa in campo mamma Apple che con i suoi 5 premi su 13 si afferma come l’azienda che ha lavorato di più e meglio nel campo dell’innovazione e -perché no- della promozione.

(...)
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© Marina Mazzoni (Jazia) per Geekissimo, 2008. | Permalink | Un commento | Aggiungi su del.icio.us
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Come potrebbe essere il nuovo Mac Book Pro? [Mac Blog]

Posted: 10 Oct 2008 12:28 AM CDT

Un’immagine che mostra come potrebbe essere il nuovo Mac Book Pro. Un’immagine che mostra alcune delle caratteristiche che potrebbe avere, il nuovo Mac Book Pro. Un’immagine che ci permette, per concludere, un po’ di sognare su quello a cui potremmo trovarci davanti, Martedì, alla conferenza programmata da Apple.

[Via Gustomela]

Bookmash: applicazione per ricercare, riprodurre, salvare video, musica, foto da internet [maestroalberto]

Posted: 10 Oct 2008 12:01 AM CDT


bookmash

Bookmash è un’applicazione gratuita sviluppata in Adobe AIR che permette di ricercare, riprodurre, salvare video, musica, foto, notizie da internet.

Si tratta di un mashup che fornisce le seguenti funzioni principali:

  • esegue ricerche di video, musica, foto e notizie dai siti sociali
  • ricerca, riproduce e salva video da 3 importanti siti web come Youtube, Dailymotion e Metacafe in formato .flv
  • ricerca, riproduce e salva musica tramite Lastfm e Seeqpod in formato mp3
  • ricerca e salva foto da Flickr
  • ricerca, legge e scarica le notizie da Digg o attraverso un feed RSS
  • ricerca i profili delle persone nella maggior parte delle reti sociali
  • permette di salvare e condividere i siti preferiti con gli amici

Bookmash è un software multi piattaforma per Windows (2000/XP/Vista), Mac OSX e Linux tradotto in 13 lingue in grado di verificare automaticamente l’esistenza di nuove versioni.

Via | refreshingapps


Vista Utilities: gestire Vista a 360° con un’ unica applicazione [Geekissimo]

Posted: 10 Oct 2008 12:00 AM CDT

Siete anche voi tra quelli che considerano il Pannello di Controllo, la gestione delle impostazioni e delle risorse del pc in Windows Vista troppo macchinose?
Bene, allora penso che questo software possa fare davvero al caso vostro.

Vista Utilities è un utility gratuita “all-in-one” in grado di fornire all’utente accesso diretto ed immediato alla maggior parte dei programmi (anche giochi), degli strumenti e delle impostazioni di Windows Vista. In pratica è un ottimo aiuto per facilitare la gestione della configurazione di sistema, della sicurezza e della performance.

(...)
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© Seroban per Geekissimo, 2008. | Permalink | 5 commenti | Aggiungi su del.icio.us
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Comporre e condividere partiture musicali online: Noteflight [maestroalberto]

Posted: 09 Oct 2008 11:59 PM CDT


noteflight

Purtroppo non sono un musicista ma se lo fossi sicuaramente proverei ad usare Noteflight.

Si tratta di un editor online dove comporre e condividere partiture musicali.

Noteflight è realizzato in Adobe Flex e permette di scrivere e riprodurre musica da qualsiasi browser.

La creazione può essere condivisa con un link e in una pagina web tramite codice embed, proprio come si fa in un blog per esempio con i video di YouTube.

insomma: un grande strumento per persone creative.

Per chi vuole un software gratuito con lo stesso funzionamento suggerisco di provare LilyPond.

Via | go2web20


Facebook sfasciafamiglie [Vittorio Pasteris]

Posted: 09 Oct 2008 11:11 PM CDT

Via Michele Ficara

Credo che dopo avere letto questo questo articolo mi cancellerò immediatamente da Facebook abbandonando le oltre mille connessioni e i circa trecento gruppi che frequento.

Basta Facebook non avrai la mia vita, la mia serenità familiare, i miei affetti, il mio futuro, sei solo uno schifoso aggeggo sfasciafamiglie socialmente pericoloso … e ti cancello … Cosa, io ? Ma non penserete certo che sia io a parlare, ma nooo maddai !!!

La perla giornalistica internettiana della settimana arriva dal Foglio di Giuliano Ferrara, sai quello dell'aborto che si è preso tanti pesci in faccia durante le elezioni, che adesso ha deciso di (cito testualmente) "farsi servizio pubblico e denunciare la pericolosità sociale dell'aggeggio sfasciafamiglie". In questo meraviglioso pezzo Facebook viene anche definito come "moltiplicatore d'ansia", "un nuovo occhio che guarda ed equivoca", sicuramente "un gioco pericoloso"

L'articolo è firmato da Annalena Benini (beh un articolo di questa portata firmato non è male) che immagino sia stata torturata per avere scritto un pezzo dove Facebook è visto unicamente come trumento di cucco selvaggio per adolescenti sfigati o attempati cucadores sfasciafamiglie.

(devo però osservare che Annalena Benini ammette nella sua biografia di fogliante che "nel 2001 fece uno stage al Foglio: copiaincollava, sbagliando spesso, una rubrica che si chiamava Cinquant'anni fa e scriveva le previsioni del tempo.)

L’opposizione esiste in Italia [Vittorio Pasteris]

Posted: 09 Oct 2008 11:05 PM CDT

Via Repubblica

“Berlusconi mi fa vomitare”. Paolo Guzzanti, deputato Pdl ed ex presidente della Commissione Mitrokhin, attacca frontalmente il presidente del Consiglio. Dal proprio sito internet Guzzanti torna a difendere la Georgia, invasa da Mosca, e attacca la Russia di Putin. Quello stesso leader politico che Silvio Berlusconi non perde occasione di lodare. Un comportamento che a Guzzanti non va giù. E non lo manda a dire.

Icone per progetti commerciali economico finanziari [maestroalberto]

Posted: 09 Oct 2008 11:00 PM CDT


financial_icon_set

SmashingMagazine propone un set di 59 icone gratuite dedicate al mondo della finanza: Fresh: an application and financial icon set.

Le icone, ottime per realizzare progetti web di contenuto commerciale economico finanziario, sono disponibili nei formati .png, .icns, .ico e come file vettoriale (.eps).

Le immagini sono gratuite e di libero utilizzo.


Post success flowchart [Vittorio Pasteris]

Posted: 09 Oct 2008 10:54 PM CDT

Video corso 3ds / Fusion: Compositing [Grafica 3d blog]

Posted: 09 Oct 2008 10:00 PM CDT

 

compositing

Recentemente vi ho parlato di compositing, spero di avervi incuriosito abbastanza perché è un argomento che trovo molto più ampio e affascinante del semplice rendering, sebbene meno “popolare”.

Tra i programmi di compositing più rilevanti c’è Fusion. Molto intuitivo ed estremamente efficiente.

Ed è proprio su Fusion che ci concentra uno degli ultimi videotutorial della Gnomon. Le lezioni sono tenute da Tim Jones (Cg Supervisor) che spiega come compositare i propri rendering usando per l’appunto il software di compositing appena citato: Fusion.

Sono varie le tematiche trattate da Tim durante questo corso di compositing, si spazia dal comprendere i concetti generali di compositing, al generare i vari “pass” che serviranno per la produzione. Come individuare e correggere gli errori più comuni, dai difficili bordi da gestire con il matte, alla profondità d’immagine fino alla correzione del colore.

Imparare cosa succede all’interno del software al fine di simulare gli stessi effetti con il compositing è fondamentale per ottenere immagini di qualità. Per quanto riguarda l’aspetto pratico, nel dvd Tim Jones mostra praticamente come fare compositing usando Fusion e partendo da vari motori dai motori di rendering Scanline, V-ray e Brazil.

Ulteriori dettagli sono su Gnomon Workshop - Multi pass compositing

Per chi ama l’autoapprendimento credo che questo tipo di soluzioni siano le migliori, del resto 260 minuti di lezione, distribuiti in 13 capitoli… costano meno di 60€!

Non dico che dovete acquistarlo nei prossimi 5min, intanto sapere che questo prodotto esiste è già qualcosa.

Non si sa mai, qualcuno di voi potrebbe decidere di lanciarsi nel compositing!!

 

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Livestation anche per Mac e Linux [Vittorio Pasteris]

Posted: 09 Oct 2008 09:40 PM CDT

Farà molto “old-media” ma avere un box sul desktop del computer con un canale di news è estemamente utile per informarsi e lavorare. Livestation è un servizio che sta crescendo con un bouquet di canali di news di ottima qualità, e con la possibilità di crearsene di personalizzati. Microsoft probabilmente punta all’interesse mediatico che nascerà con le imminenti elexioni americane per lanciare il servizio.

Via ItaliaSW

Livestation, una delle migliori soluzioni per vedere la TV Online ci riprova, questa volta presentando diverse novità tra cui un completo restyling, nuovi canali ma anche la disponibilità per Windows, Mac e Linux. Ulteriore novità di Livestation è anche il "distaccamento" ufficiale da SIlverlight (il concorrente flash ad Adobe), se prima eravamo obbligati alla sua installazione, ora un chiaro messaggio (No silverlight rquired) ci informa che non è più obbligatorio.

Il nuovo Livestation ha tutte le "carte in regola" per essere un prodotto competitivo che gareggi ad armi pari con soluzioni della stessa categoria, dovendo fare però un confronto con prodotti come "Joost" o "Hulu" siamo ancora indietro, sempre che il Team di Livestation miri a fidelizzare quel tipo di utenti. Ora che siamo arrivati a quella che sembra una Major Release è interessante sentire il responso degli utenti Italiani ma anche ciò che ci attende il futuro, il nuovo installer lascia presagire che siamo in una fase Trial ed il prodotto potrebbe diventare a pagamento.

Le finalità della Relazione Comunicativa d’Impresa [Il Blog di Marco Camisani Calzolari]

Posted: 09 Oct 2008 05:01 PM CDT

copertina

Dal capitolo 3 del libro "Impresa 4.0 – Marketing e Comunicazione Digitale a 4 Direzioni" in libreria da fine ottobre.

(…Continua da questo post) Continua a leggere qui...

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